Senegal, paese a due velocità

28 luglio 2009

Questa mattina, alle ore 00:30 del 28 luglio, Guilio Gueltrini è partito per rientrare a casa. Certamente mancherà a Filippo e a me, perché é stata una settimana intensa ed abbiamo reciprocamente scoperto i nostri caratteri, con le nostre forze e le nostre debolezze, e ci siamo aiutati a vicenda. Qui non c’era Guido con i suoi 61 anni e Filippo e Giulio con i loro 16, ma c’erano tre persone che hanno vissuto insieme.

Dicevo delle due velocità ed intendo questo. Qui viviamo in un nuovo quartiere completamente in costruzione, strade non asfaltate dove spesso va via la luce. Vediamo persone che stanno all’ombra di autocarri per ripararsi dal sole che non mi sembra poi neanche tanto micidiale, vediamo numerosi birocci trainati da cavalli ed asini, non vi é illuminazione se non minima! E’ tutto molto surreale, almeno per noi europei. Tutto scorre lento, la gente rimane fuori davanti alla porta per godersi un poco di fresco, tutti al buio, e poi?

Poi abbiamo accompagnato Giulio in aeroporto alle 22:30. Dovendo aspettare un signore francese che farà il tecnico delle armi ai campionati africani ho offerto una bevanda a Papa, il nostro semprepresente tutor. Lui ci ha accompagnato in un bar/pizzeria/ristorante in un altro quartiere vicino all’aeroporto ed abbiamo visto il Senegal alla seconda velocità. Alberghi piuttosto lussuosi, almeno dall’esterno, bei ristoranti, gente vestita moto bene e tutto molto illuminato. Proprio tutto un altro mondo.

Oggi é giornata di riposo per i nazionali senegalesi, ma noi siamo venuti in palestra ugualmente perché é il centro vitale e vi sono tutti gli altri schermidori senegalesi. Ovviamente ho fatto lezione a Filippo, doppia perché é rimasto solo lui, ed oggi pomeriggio faro’ lezione agli schermidori locali che mi hanno chiesto di allenarsi con me.

DIMENTICAVO: oggi pioggia e noi senza ombrello per la strada. Voi che siete in Italia vi siete bagnati? NOI NON CI SIAMO BAGNATI

CIAO A TUTTI GUIDO

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