Etosha Park Giorno 3

27 luglio 2010

Di Laura Erculei  25 Luglio 2010

Oggi peggio di ieri, ma c’erano le tende da smontare e tutto il materiale da caricare in pulmino prima di tornare verso casa. 5:00 sveglia! Una fatica inaudita!!! Luca poverino non ha nemmeno dormito tanto perché lo ha tenuto sveglio e preoccupato un tasso che girava per il campeggio rovistando nella spazzatura! Giulio sembra il più sveglio di tutti, pieno di energie e ritmo!

Colazione e smontaggio tende meno difficile del previsto anche se Luca e Simone che hanno diviso la tenda, hanno avuto qualche problema a farla stare nella sua sacca! Filippo ha litigato invece con il sacco a pelo che proprio non si voleva piegare alla sua volontà! Costretto a lavare i piatti della colazione Giulio: Luca tanto avrà modo di lavorare nei prossimi giorni essendo il più piccolo..povero!! Si piega rassegnato al volere degli altri. Per Simone fa qualsiasi cosa! Lui fa finta (in realtà ha un cuore immenso e lo maschera) di approfittarsene perché poi è quello che si prodiga più di tutti! Sul pulmino al rientro, quando lo vede cotto gli chiede: “Sei stanco piccolo?”. (Non sarà contento che lo scrivo ma.. magari non lo leggerà!).

Siamo riusciti ad uscire presto dal campeggio anche oggi ma non abbiamo iniziato tanto ispirati. In macchina i ragazzi dormivano tutti tranne Simone che non sembrava volersi perdere un cespuglio del parco! Andavamo a caccia dell’unico animale che ci mancava: il leopardo!

Quando lo abbiamo avvistato mentre beveva ad una sorgente, non volevamo crederci! Simone grande continuava ad esclamare che i ragazzi erano davvero molto fortunati. Abbiamo avuto la fortuna di poterlo seguire mentre tornava nel bush perché la strada lo permetteva e così è passato davanti a noi, bellissimo, elegantissimo con un passo rapido senza lasciarci la possibilità di fotografarlo a sufficienza ma regalandoci la completezza di questo week end! Dopo di lui ci siamo tutti rilassati e guardavamo con meno impegno e smania la savana intorno a noi; Simone ha perso improvvisamente i suoi poteri ma ha mantenuto il soprannome che Filippo gli ha affidato: il Felinaio! Dicono che è anche molto rapido nella scherma perciò calza a pennello!

Siamo usciti dal parco distrutti ma contenti e soddisfatti. Non credo sarebbe potuta andare meglio di così!

Etosha Park Giorno 2

27 luglio 2010

Di Laura Erculei 24 Luglio 2010

Levataccia alle 5:40!!! Colazione degna per loro a base di uova e bacon! Tanto per iniziare energici la giornata! Non era proprio felice, ma i piatti della mattina li ha lavati Filippo!

Siamo riusciti ad essere tra i primi ad uscire dal campeggio per immergerci nel bush e questo ci ha ripagato perché dopo pochissimi chilometri ci siamo imbattuti in un branco di leonesse sdraiate all’ombra di alberi di mopane! Increduli e estasiati dalla vista delle regine della foresta abbiamo aspettato che si allontanassero scomparendo dalla nostra vista prima di allontanarci. Non è uno spettacolo di cui si può godere tutti i giorni..

È stata una giornata fortunata ed intensa. Gli animali hanno esaudito il nostro desiderio di vederli. Ci siamo imbattuti in un ghepardo che stava divorando la sua preda; altri due ghepardi forse innamorati o probabilmente fratelli in cerca di qualcosa; un nuovo gruppo di leonesse che per poco non ci regalava una scena di caccia (sarebbe stato il massimo!). Sembra che il porta fortuna sia Simone che prima di imbattersi in qualche bell’animale sente nell’aria il suo odore! “Sento odore di leone..mi sento che andremo ad incontrare un leone” detto fatto!!

Non ci hanno risparmiato ancora elefanti di cui uno molto molto grosso che ci ha seguito incurante ma un po’ infastidito lungo la strada; giraffe a volontà; per non parlare di zebre, kudus ed ogni altra specie di antilope! Per finire, mentre correvamo per riuscire ad entrare nel campeggio prima del tramonto (per non trovare i cancelli chiusi), una iena ha interrotto la nostra corsa! Con atteggiamento amareggiato passeggiava svogliatamente proprio sulla strada verso di noi. Senza parole! I ghepardi, le iene ed i leopardi sono davvero animali difficili da incontrare. I ragazzi non fanno che ridere ricordando che Guido è stato qui e non ha visto nemmeno un leone! Si sentono fortunati e qualcuno con i super poteri!

Luca e Simone sono quelli che davanti agli animali sembrano entusiasmarsi di più facendo tutte le possibili domande che gli passano per la testa; Giulio calcola le percentuali relative alle possibilità di incontrare gli animali tenendo conto del numero per specie da censimento, della dimensione del parco e dei giorni dell’anno perché altrimenti non si può spiegare e non può quantificare la fortuna che sta avendo; Filippo ascolta e osserva attento ma in silenzio; sembra porti tutto in un suo mondo per poterselo godere di più..

A cena hanno divorato tutta la carne che avevamo comprato, ancora patate al cartoccio di cui Filippo va matto, pannocchie alla brace e spinaci! I piatti..troppi perché Giulio o Luca spontaneamente si proponessero! E poi erano davvero stanchi morti! Sono riusciti a stare in piedi fino alle 21:00!

Etosha Park Giorno 1

27 luglio 2010

Di Laura Erculei – 23 Luglio 2010

Alle 08:00 appuntamento sotto “casa” di Filippo, Giulio, Luca e Simone per trascorrere un week end all’Etosha National Park! Tra una cosa e l’altra siamo partiti alle 8:30. Abbiamo noleggiato un pulmino da 8 posti e tutta l’attrezzatura per campeggiare! Alla guida Simone grande.

La prima grande tappa l’abbiamo fatta ad Otjiwarongo per la spesa. Ci siamo divisi le zone del supermercato per fare prima ma senza grande successo. Ciascuno a preso un po’ quello che trovava interessante e potenzialmente utile. Per caricare tutta la spesa in macchina ci sono voluti 20 minuti!

Comunque avevamo da quel momento, tutto quello che ci occorreva per trascorrere due notti e tre giorni al parco!

Siamo arrivati al campeggio all’interno del parco per le 16:30 tra domande e primi entusiasmi alla vista dei primi animali: zebre, springboks, giraffe, impala. Qualcuno chiede se ci sono leoni e se è facile vederli; certamente i leoni ci sono ma non è facile scorgerli perché si mimetizzano perfettamente con i colori della savana e inoltre stanno per lo più sdraiati perché sono animali molto pigri, dormono circa 20 ore al giorno! E Simone esclama: “20 ore al giorno? Lo stimo troppo!”

Il momento del montaggio delle tende è stato davvero divertente! Si è capito subito, tendenzialmente, a chi interessava darsi da fare e a chi no.. con tanta fatica e molte più risa i ragazzi sono riusciti a montare (evidentemente) la prima tenda della loro vita! Il più volenteroso è Luca. Gli altri lo fanno perché devono!

Prima di lasciarli dileguare alla volta della sorgente d’acqua vicina al campeggio, siamo riusciti, con tanta esortazione, a fargli scaricare il pulmino e Simone (senza problemi) ha lavato il pentolame perché lo potessimo utilizzare. Mentre Simone grande ed io preparavamo la cena loro si sono goduti l’avvento di un gruppo numerosissimo di elefanti! Ci hanno mandato un messaggio per avvisarci e siamo corsi anche noi ad ammirare uno degli spettacoli, secondo me, più belli al mondo: diverse famiglie di elefanti abbeverarsi ritualmente e lentamente, i piccoli sguazzare allegramente nell’acqua e fare i dispetti alle povere faraone di passaggio, provocando la “caduta” della proboscide delle mamme rassegnate all’irrequietezza delle loro creature!

I ragazzi sono rimasti estasiati e non sono venuti via fin quando tutto il gruppo non si è allontanato dalla sorgente lasciando il posto agli spingboks rimasti in rispettosa attesa.

La cena è stata sufficiente nonostante per un momento credevamo non lo sarebbe stato perché i ragazzi asserivano convinti che un chilo di pasta, patate cotte sotto la brace e salsiccia! mangiano come belve! Ma non hanno ancora un’ida delle quantità. O forse si e non hanno voluto esagerare!

Dopo cena nuova tappa alla sorgente per ammirare 4 bellissimi esemplari di rinoceronte bianco! Già da questa prima mezza giornata avremmo dovuto capire che sarebbe stato un week end molto fortunato!

I piatti..li ho fatti io..il rinoceronte li chiamava forte!!!

Di Laura Erculei

Alle 13:30 appuntamento sotto “casa” di Filippo, Giulio, Luca e Simone per andare all’orfanotrofio! Il maestro Guido ha dovuto gridare un paio di volte per risvegliare i ritmi! Una volta finalmente saliti in macchina i 4 moschettieri si sono messi a discutere sulla velocità massima che una macchina può raggiungere: 200, 220, 250. Nonostante l’animosità e l’interesse evidente dell’argomento, non si arrivava all’accordo. Giulio ha deciso così di troncare il problema definendo la conversazione “sterile in quanto non ci sono prove oggettive che possono in questo momento accorrere in nostro aiuto per avvalorare la tesi di uno piuttosto che dell’altro”! tutti zittiti! Ma solo per qualche secondo, poi sono iniziate le domande a raffica su criminalità, prostituzione, piaghe sociali (senza contare quelle personali).

All’orfanotrofio sono stati accolti con grande entusiasmo e con grande sorpresa ho notato che hanno accolto letteralmente a braccia aperte la gioia dei bambini: in men che non si dica ciascuno di loro si è ritrovato con due, tre bambini in braccio o attaccati alle gambe!

I bimbi hanno intonato canti e balli mostrando subito il “ritmo nelle vene” come avrebbe detto poi Giulio. Il maestro Guido non ha resistito ad improvvisare una buffa e anomala lezione di scherma che però ha avuto il suo seguito. Almeno per un paio di minuti. Poi ha tentato in tutti i modi di coinvolgere i 4 ragazzi ed il figlio Emanuele a cimentarsi in canti italiani. E così timidamente è iniziata una vera e propria sfida canora tra Africa e Italia, tra neri e bianchi, tra piccoli e grandi a suon di canti “parrocchiali” da una parte e Bella Ciao, Romagna Mia dall’altra!

Uno spasso mentre tra le braccia di Anna Grazia si addormentava il piccolo Kevin…

Nessuno sarebbe venuto via se non fosse che il maestro alle 15 aveva la sua prossima lezione di scherma!

In macchina ancora domande e riflessioni su dove risieda mai questa tanto ambita felicità. Poi, vicino casa, Luca malinconicamente dice: “sono contento! Bella questa esperienza all’orfanotrofio!”.

Alle 16:50 ci siamo dati appuntamento per andare in sala scherma e iniziare così questa esperienza di gemellaggio. Ho dovuto attenderli per 20 minuti perché i moschettieri si erano addormentati! Poverini! (Prime donne???)

Anche se in ritardo hanno dilettato della loro presenza i ragazzi namibiani che erano davvero in fibrillazione dalla voglia di tirare con loro! Così, mentre il maestro Guido impartiva le sue rumorose lezioni di tecnica, Giulio, Luca, Simone e soprattutto Filippo con le sue acrobazie hanno intrattenuto la sala nell’entusiasmo generale!



In viaggio per Windhoeck