Oggi lo stadio era un centro vitale, vi erano continuamente delle partite di calcio e contemporaneamente alcune persone fanno una sana ginnastica, bambini che giocano e atleti di atletica leggera. E’ un brulicare di persone. Sono rimasto dopo aver finito il mio lavoro a guardare ammirato. E’ una bellissima atmosfera, sono tutti allegri e ne rimani contagiato, ed il tutto accompagnato da una musica di tamburo a ritmo assordante. Ho la sensazione che si divertano veramente.

Oggi é successa un’altra cosa particolare: sono stato circondato da un nugolo di bambini e mi hanno chiesto di insegnare loro l’italiano e cosi, dopo essere stato docente di Agronomia (dal primo settembre però in pensione) e contemporaneamente maestro di scherma, oggi sono stato nominato docente d’italiano e mi sono proprio divertito.

Messaggio importante per Guilio Gueltrini: ti ricordi quella bella congolese della tua età, con quella maglietta fina, per cui tu ci andavi pazzo( dice così Baglioni nella sua canzone), di colore bianco con i lustrini? Oggi, quando stavamo ritornando in hotel, lei stava andando nel suo appartamento con altre atlete. Ci hanno raggiunto e lei mi ha chiesto di te ed é rimasta molto male quando ha saputo che eri ritornato in Italia.

Lezioni di senegalese

29 luglio 2009

Oggi 29 luglio in hotel siamo cresciuti di numero. E’ arrivato il francese che farà il tecnico
delle armi ai campionati africani. Come sciabolatore ha partecipato anche a quattro Olimpiadi per portatori di handicap, vincendo anche medaglie, e come lui sua moglie  a Pechino 2008. E’ molto simpatico, ora capisco quanto potrebbe essere utile studiare il francese! mi sa che lo dovrò fare,tu cosa dici? Anche perché conosco un certo Emanuele che vive a Parigi…………!

L’altra sera siamo andati negli alloggi degli schermidori senegalesi in ritiro, é una sistemazione niente male. Gli alloggi sono ricavati sotto le gradinate dello stadio, sono mini-appartamenti su 2 livelli (2 vani) con 4/5 posti letto. Poi hanno le docce ed il servizio igenico.

Sabalin, il mitico Sabalin, ci ha fatto vedere come si prepara il loro te, procedura assai  complicata e laboriosa il cui risultato finale é una bevanda piacevole. Ovviamente lo abbiamo comprato, abbiamo preso appunti e vedremo di farlo in palestra il prossimo inverno e poi?

Poi esco un attimo dalla stanza per visitare altri ambienti, poco dopo rientro e cosa trovo?  Trovo Giulio Gueltrini che prende lezioni di dialetto locale da una senegalesina niente niente male. Guilio si impegnava assai, ma si impegnava ancora di piu’ lei, con un misto di sorpresa e di gioia di rendersi utile. E’ stato molto bello vedere questi ragazzini che comunicavano fra loro.

Piu’ passano i giorni piu’ si cementa il nostro rapporto italo/senegalese. Ad esempio mentre sto scrivendo sono gia’ venute due ragazze per dirmi che hanno fratelli che vivono in Italia. Aumenta la confidenza e, forse, incominciano a non vederci piu’ del tutto estranei al loro mondo. Fosse cosi’ sarebbe già un ottimo risultato. Sono felice di essere qui’ anche se la mancanza dei miei unici 2 cari ed anche di tutti i miei amici é immensa.

Messaggio per Giulio: HAI FATTO CENTRO! Ti stanno cercando le ragazze, perché non torni? Dopo tutto Dakar é dietro l’angolo,vorra’ dire che alle ragazze ci penserà Filippo.

Ciao a tutti.

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Questa mattina, alle ore 00:30 del 28 luglio, Guilio Gueltrini è partito per rientrare a casa. Certamente mancherà a Filippo e a me, perché é stata una settimana intensa ed abbiamo reciprocamente scoperto i nostri caratteri, con le nostre forze e le nostre debolezze, e ci siamo aiutati a vicenda. Qui non c’era Guido con i suoi 61 anni e Filippo e Giulio con i loro 16, ma c’erano tre persone che hanno vissuto insieme.

Dicevo delle due velocità ed intendo questo. Qui viviamo in un nuovo quartiere completamente in costruzione, strade non asfaltate dove spesso va via la luce. Vediamo persone che stanno all’ombra di autocarri per ripararsi dal sole che non mi sembra poi neanche tanto micidiale, vediamo numerosi birocci trainati da cavalli ed asini, non vi é illuminazione se non minima! E’ tutto molto surreale, almeno per noi europei. Tutto scorre lento, la gente rimane fuori davanti alla porta per godersi un poco di fresco, tutti al buio, e poi?

Poi abbiamo accompagnato Giulio in aeroporto alle 22:30. Dovendo aspettare un signore francese che farà il tecnico delle armi ai campionati africani ho offerto una bevanda a Papa, il nostro semprepresente tutor. Lui ci ha accompagnato in un bar/pizzeria/ristorante in un altro quartiere vicino all’aeroporto ed abbiamo visto il Senegal alla seconda velocità. Alberghi piuttosto lussuosi, almeno dall’esterno, bei ristoranti, gente vestita moto bene e tutto molto illuminato. Proprio tutto un altro mondo.

Oggi é giornata di riposo per i nazionali senegalesi, ma noi siamo venuti in palestra ugualmente perché é il centro vitale e vi sono tutti gli altri schermidori senegalesi. Ovviamente ho fatto lezione a Filippo, doppia perché é rimasto solo lui, ed oggi pomeriggio faro’ lezione agli schermidori locali che mi hanno chiesto di allenarsi con me.

DIMENTICAVO: oggi pioggia e noi senza ombrello per la strada. Voi che siete in Italia vi siete bagnati? NOI NON CI SIAMO BAGNATI

CIAO A TUTTI GUIDO

Tornare bambino…

26 luglio 2009

Una domenica in palestra.

Mi chiedo perchè i nostri giovanissimi italiani debbano divertirsi, ovviamente e fortunatamente non tutti, spesso fumando e bevendo, anche quando tutto va bene? Ho l’impressione che siamo noi adulti a sbagliare, perchè non gli insegniamo a divertirsi con poco. Noi abbiamo tutto, e questi popoli stanno cercando di avere tutto come noi occidentali. Auguro loro di non dimenticarsi, se dovessero farcela, di non dimenticare come ci sono arrivati.

Oggi sono ritornato bambino e mi sono ricordato di quando alla domenica andavo al “tondo” (vecchio campo sportivo di Lugo), dove tutti, adulti e piccoli, giocavamo a palla.

Sono ritornato bambino ricordando quando con i genitori andavamo al cinema Astra, il cui proprietario aveva comprato un televisore, e fra il primo e il secondo tempo guardavamo le prime trasmissioni di Mike Bongiorno, “Campanile sera ” e “Lascia o Raddoppia”.

Sono ritornato giovanissimo schermidore quando con Serafino, Walter e Lele pulivamo la palestra.

Queste sono tutte cose che oggi ho rivisto fare in palestra da ragazze e ragazzi entusiasti. E con questo non voglio mettermi in  mostra, perchè chiunque di voi proverebbe le medesime emozioni. 

Ciao, adesso vado a vedere la televisione con i ragazzi del posto.

 

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Il nome esatto del primo presidente del Senegal é: Leopold Sedar Senghor . Oggi pomeriggio ho fatto lezione a 2 atlete ed a 2 atleti senegalesi e mi sono divertito . Le ragazze erano un po’ intimorite per paura di sbagliare ma io sono stato calmissimo e sempre sorridente.

Hanno fisici eccezionali e, se solo potessero allenarsi come noi e fare tutte le gare che facciamo noi, potrebbero diventare davvero molto bravi.

Domani abbiamo il seguente programma:

  • ore 6 preparazione atletica, poi colazione poi riposo.
  • Dalle 10 alle 12 scherma con lezione ed assalti.
  • Sosta per il pranzo, poi riposo.
  • Ripresa degli allenamenti dalle ore 16 alle ore 20.

Vedremo, io ci sarò.

Ciao Ema ti voglio bene e buon week-end. A presto e di nuovo grazie per il blog!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Oggi sono incominciati gli allenamenti in preparazione ai Campionati Africani 2009. L’appuntamento era alle ore 9 e, quindi, el trio des italianos desperados si è recato puntualmente allo stadio Leopold Shenor Shengor, primo presidente del Senegal ma soprattutto grandissimo poeta africano. Pensate che in odore di pass…..na, a 16 anni, facevo l’intellettuale e leggevo poesie di tanti poeti e ne scrivevo anch’io e mi firmavo il Leopardino! Ero o non ero un gran PATACCA  ROMAGNOLO come dicono Marescotti e il mitico Cevoli?

Ma veniamo a nosotros (spagnolo maccheronico)…

Alle nove eravamo solo noi, quindi hanno goduto bazza Filippo e Giulio che hanno avuto la possibilita’ di fare lezione per due ore, fino a quando cioè i Leoni d’Africa non sono arrivati. Qui é come fossimo in aeroporto,  dove sui tabelloni degli orari delle partenze e degli arrivi c’è sempre  scritto: orario previsto ore 9, ritardo stimato n. minuti più tardi. COMUNQUE VA TUTTO BENISSIMO! Tutti hanno capito che non siamo qua’ a fare i turisti ma a mettere la nostra esperienza a loro disposizione e sono tutti super gentili.

Io sto veramente bene, provo tantissima nostalgia nei confronti di Annagrazia ed ovviamente di te Emanuele, ma alla tua lontananza ormai sono abituato da quando tu vivi a Parigi. Mi fanno una compagnia grandissima Filippo e Giulio, e auguro a tutti gli allenatori e a tutti i docenti, che generalmente stanno sulle loro , di vivere un’esperienza come sto vivendo io, Guido l’Africano.

CIAO CIAO A TUTTI. VOGLIO BENE A TUTTI. A qualcheduno però, se mi è concesso, un po’ meno.

Caro emanuele, puoi mettere tutto sul blog perchè desidero che si sappia delle bellissime sensazioni che provo.

La Ravenna-Dakar

25 luglio 2009

Oggi giornata di relax africano. In taxi siamo andati al lago rosa che è salato. Abbiamo fatto il bagno e non si riesce ad andare sott’acqua tanto ti tiene in superficie: sensazione bellissima.

Abbiamo poi noleggiato dei quad e abbiamo provato le sensazioni dei piloti in moto della Parigi Dakar. Persino io l’ho guidato. PAESAGGIO STUPENDO.

Poi continuando nel nostro giro abbiamo visitato un vero villaggio, il cui capo ci ha gentilmente guidato nella visita. Sono sensazioni forti che mi fanno apprezzare tutto quello che abbiamo e che non valutiamo con la dovuta attenzione.

Ora capisco il detto: “mal d’ Africa”. Non esiste il tempo, non esiste la fretta, non esiste la certezza, ma solo la possibilità che quello che pensi possa accadere. Ma qui va bene cosi.

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Stiamo cominciando solo ora a comprendere un po’ più a fondo la mentalita dei senegalesi, estremamente lontana dalla nostra. Tutti gli atleti sono gentili ed educati e fanno il possibile per farci sentire a casa nostra (impresa assolutamente impossibile dato il luogo in cui ci troviamo) ma, nonostante questo, possiamo cogliere un sottile disprezzo nei nostri confronti generato dall’invidia per il nostro status sociale. Nonostante il popolo sia estremamente povero, bisogna dire che fanno veramente il possibile per migliorare, la città è un brulicare di attività frenetiche e quando c’è da lavorare nessuno si tira indietro.

I senegalesi hanno un incredibile senso della comunità, tanto da conoscere appena il senso della proprietà. Come il nostro nuovo compagno di sala Sabaly ci ha spiegato ieri, quando uno di loro ha un caffè, del cibo o una sigaretta si sente in dovere di condividerlo con tutti. Questo si traduce anche con il fatto che danno un bassissima importanza agli oggetti materiali, dei quali colgono in pieno la forma effimera, mentre tengono in grande considerazione altri valori quali l’amicizia, il rispetto per le persone e la voglia di mettersi in gioco.

Oggi Sabaly ci ha accompagnato in una magnifica baia con la sabbia bianca e l’acqua cristallina; mentre noi facevamo il bagno Filippo ha lasciato i suoi occhiali da sole ad un atleta che ha promesso di custodirli per qualche minuto. Quando siamo tornati ci ha tranquillamente detto di averli persi mentre si tuffava in acqua. Osservando la reazione di Filippo mi ha chiesto più volte perchè si fosse arrabbiato, dicendo ”N’est pas une probleme, if you survive!”

Giulio

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Spade e mango

22 luglio 2009

Oggi secondo giorno in Senegal.

Sono tutti gentili, con uno schermidore siamo andati sull’isola di Gore da dove partivano gli schiavi. E’stata una piacevole gita fra i due allenamenti.

Qua c’è un giornalista italiano che ha conosciuto in Mali gli schermidori della repubblica democratica del Congo che ora sono qui per allenarsi e quindi é venuto anche lui da Addis Abeba (dove vive) per fare un inchiesta sul perché in Africa sta nascendo un movimento schermistico. Lui ha capito che vogliano fare scherma e diventare maestri di scherma per farne un lavoro. Ma non hanno soldi.

I congolesi sono in un appartamento senza letti e dormono in stuoine in terra ed hanno tre sedie per dieci persone. Grand poutifare come direbbe Kit Carson, padre del mio mito Tex Willer e non si abituano, loro ma pensate noi, al gran caldo umido.

La cena é un minipiatto unico e un mango poi…penso che dimagriro ma va bene cosi: volevamo l’africa ed Africa sia.

I ragazzi mi fanno molto compagnia e si stanno rendendo conto di essere dei fortunelli e questa esperienza gli sarà assai utile.

Oggi ho fatto lezione ed ho avuto subito la fila . E’ molto gratificane anche se la fatica é incalcolabile. Ora sono nell’ufficio del presidente della federazione, con l’aria condizionata al Massimo, quindi interrompo la scrittura anche perché la tastiera del pc è diversa dalla nostra e mi va in fumo il cervello.

Ciao a tutti.

Qua c`é una scuola di scherma per l’ Africa nera, frequentata da tantissimi ragazzi e ragazze di nazionalità africana dai 20 ai 30 anni, che pero’ di scherma non hanno mai fatta. Mi lascia perplesso ma se serve a loro per crescere é tutto ok…