Un inizio difficile

3 agosto 2009

Oggi sono arrivate le squadre dell’Egitto e del Mali. La prima é al completo e sarà presente in tutte le armi, la seconda é a ranghi ridotti. Si incomincia a respirare l’atmosfera che provai alle Olimpiadi di Atlanta ed alle Universiadi di Fukuoka nei rispettivi villaggi olimpici. Vi é una bella atmosfera anche se regna la confusione perché lo spazio é molto ridotto. Tutti mettono un notevole impegno perché per loro sono più importanti questi campionati, dove sarà un africano a vincere la medaglia, che i Mondiali, dove non hanno possibilità di salire sul podio. Vi sono però dei problemi organizzativi: stanno ancora aspettando che arrivino le pedane e molte nazioni non hanno il materiale omologato secondo le norme FIE e quindi il responsabile é abbastanza preoccupato. Oltre che per la sicurezza, io penso che si debba pretendere con decisione del materiale omologato quanto più possibile, perché sono pur sempre gare sotto la tutela della Federazione Internazionale, paragonabili ai nostri Campionati Europei o ai Campionati Panamericani o Asiatici. E pretendere che siano rispettati regolamenti é un modo per far crescere questi atleti e queste federazioni dal punto di vista schermistico e non.

Un altro problema é l’acqua minerale: ieri il Comitato Organizzatore ha avuto una risposta negativa dal Ministero dello Sport alla richiesta di un contributo per rifornire tutti i partecipanti di acqua. Così invece delle tre bottiglie preventivate per atleta al giorno,ne verranno fornite solo due. L’incongruenza é che sono stati spesi, a Dakar 230 milioni di euro per la costruzione di un enorme monumento, costruzione che é stata poi interrotta per mancanza di fondi.

2 Risposte to “Un inizio difficile”

  1. wanda said

    guido mi raccomando facci sapere come vanno i tuoi atleti delle foto alla gara, noi tifiamo!!!

  2. guido said

    ok, spero pero’ che anche nell’altro palazzetto dello sport abbia la possibilità di comunicare, altrimenti faro’ un resoconto finale ciao

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